La perla è una gemma preziosa di origine organica, dunque prodotta da organismi viventi. Spesso di forma più o meno sferica, è composta da molteplici rivestimenti di conchiolina prodotti e deposti intorno ad un nucleo dai molluschi, principalmente ostriche, all’interno della loro stessa conchiglia. La differenza tra sviluppo naturale e coltivazione in allevamento consiste nella fase iniziale della creazione della perla: nel primo caso il nucleo entra nella conchiglia in modo del tutto naturale, attraverso la corrente dell’acqua durante la fase di respirazione del mollusco; nel secondo invece viene inserito dall’uomo nella forma, sferica o più ricercata, in cui si vuole ottenere la gemma.
Le perle si possono distinguere in due fondamentali gruppi secondo l’ambiente naturale in cui vengono cresciute: le gemme d’acqua dolce sono coltivate nei laghi e nei fiumi della Cina, del Giappone e degli Stati Uniti e si differenziano dalle perle di acqua salata (provenienti da oceani e lagune salmastre di Polinesia, Australia, Indonesia e Giappone) per la loro forma raramente sferica, anzi molto spesso ovale e informe al centro. In passato, essendo esclusivamente prodottem in natura ed estremamente difficili da trovare, avevano un importantissimo valore finanziario, comparabile addirittura alle proprietà immobiliari.
Nonostante l’allevamento massiccio rimangono tuttavia ancor oggi gemme molto ricercate e preziose se rispecchiano alcuni criteri come lucentezza, composizione della superficie, forma, colore, dimensioni e provenienza.
E’ fondamentale però, qualunque sia il livello di qualità, rinfilare le collane almeno una volta all’anno per eliminare le impurità che si fermano sul filo in cotone e che potrebbero danneggiarle seriamente, facendole morire dall’interno.
La qualità di una perla viene valutata in base alla superficie(quindi all’assenza di difetti che la possono alterare, come righe, fori e sporgenze), alla lucentezza e traslucità (per cui un esemplare di qualità dovrà essere lucido, brillante, non opaco, senza effetto gessoso e in grado di riflettere le immagini), alla sfericità (in quanto, essendo prodotte naturalmente e senza l’aiuto di agenti esterni, è pressoché rarissimo trovare un esemplare perfettamente sferico) e alla dimensione del diametro (con valori inferiori al millimetro per gli esemplari più piccoli fino ad arrivare ai venti millimetri per gli esemplari più grandi e, teoricamente, più pregiati).
Ovviamente il valore di una perla è direttamente proporzionale al livello di ogni caratteristica specifica e alla presenza di tutte le caratteristiche che lo determinano: perciò più una perla è pura, brillante, sferica e grande, maggiore è il suo valore.
Particolare attenzione va posta poi a tre grandi quanto pregiati gruppi di perle, diversi per colore e provenienza geografica:
- le perle bianche Akoya, prodotte in Giappone e in Cina, particolarmente preziose perché le più lucenti al mondo;
- le perle bianche dei mari del Sud, note anche come perle South Sea, coltivate in Australia e Indonesia, estremamente ricercate per la loro rarità e le loro dimensioni (che variano dai dieci ai venti millimetri)
- le perle Thaiti prodotte in Polinesia Francese e apprezzate soprattutto dagli uomini per la loro meravigliosa tonalità nera, particolarmente difficili da trovare a causa della delicatezza e della fragilità delle ostriche necessarie a coltivarle.